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CONSIGLIO D’EUROPA

SCHEDA DI CENSIMENTO DELLE RISERVE BIOGENETICHE

Le indicazioni fornite sono destinate a giustificare la designazione della zona a testimonianza dell’interesse della stessa per un suo inserimento legittimo nella Rete Europea di Riserve Biogenetiche. Pertanto i vari paragrafi della scheda devono essere compilati solo se i dati effettivamente esistono e se i medesimi possono considerarsi effettivamente significativi ai fini di tale designazione.

10. Nominativo della zona: Sfilzi

11. Paese (o Stato): Italia

12. Regione, Provincia: Puglie – Foggia

13. Comune: Vico del Gargano

14. Coordinate geografiche del centro della zona:

Lat. 41°51’20” Long. 3°34’10”

15. Altitudine massima/minima: 375 – 599 m s.l.m.

16. Superficie in ettari: 57,58 ha

17. Proprietà (o titolo fondiario): Demanio Forestale

18. Denominazione ed indirizzo dell’organo di gestione:

Ufficio Amministrazione foreste Demaniali “Foresta Umbra”

19. Statuto di protezione attuale (Provvedimento istitutivo di tutela):

Riserva Naturale Integrale

20. Data del provvedimento: D.M. 26 luglio 1971

21. Motivi della designazione:

Include la sorgente d’acqua naturale denominata “Fontana di Sfilzi”, l’unica esistente nella zona montana del promontorio garganico.

22. Caratteristiche salienti dell’area:

La riserva è ubicata lungo le pendici della “Valle della Carpinosa” – Il terreno presenta tratti più o meno estesi di roccia affiorante e deriva da calcari compatti con liste di selce – L’acclività del terreno è variabile, ma sempre elevata – L’esposizione prevalente è Sud-Est.

23. Altre misure di tutela, regolamenti di gestione, o piani di restauro:

Esiste un piano di assestamento forestale e per tutta la foresta demaniale di Sfilzi (per il decennio 1976/1985) che esclude qualsiasi intervento di gestione nella riserva integrale.

24. Enumerazione e descrizione dei diversi habitat contenuti nella zona, della biocenosi e degli ecosistemi dominanti:

Si ritiene prevalente il climax delle latifoglie eliofile (Quercino pubescentia), a contatto nella parte bassa con quello delle sclerofille non decidue (Quercino ilicis) e nella parte superiore con il climax più freddo delle latifoglie sciafile (Ragion sylvaticae).

Il soprassuolo passa gradatamente dall’alto fusto quasi puro di Fagus selvatica nella parte alta, alla faggeta mista ed alla cerreta mista.

25. Rassegna delle specie flogistiche (in ordine di priorità, comprese le sottospecie e varietà):

- dominanti la riserva: Fagus selvatica, Quercus cerris, Quercus ilex.

- caratteristiche del biotopo:

- minacciate (zone vulnerabili, in pericolo) a livello nazionale:

- endemiche della riserva biogenetica: Acer opalus, Acer campestre, Carpinus betulus, Ostrya carpinifolia, Quercus cerris,Quercus petraia, Quercus pubescens, Quercus ilex, Tilia platyphyllos, Ulmus capestris, Sorbus domestica, Malus sylvestris, Laurus nobilis, Arbustus unedo, Pistacia terebintus.

- Alloctone:

26. Rassegna delle associazioni vegetali dominanti:

Le associazioni vegetali presenti sono la faggeta d’alto fusto quasi pura che si interseca con la cerreta mostrando associazioni miste.

27. Indicazione sugli aspetti della vegetazione potenziale naturale:

28. Enumerazione per ordine di priorità di specie ivi comprese, se possibile, le sottospecie e varietà faunistiche:

1. dominante: sus scropha, Capraeolus capreolus, Meles meles, Vulpes sulpes, Pelis silvestris, Asio otus, Glis glis, Bubo bubo, Dendrocopus major, Dendrocopus minor, Strix aluco, Athene noctua.

2. caratteristiche: Caproelus, caproelus italicus, Felis silvestris, Glis glis, Asio otus, Strix aluco, Dendrocopus major e minor, Scolopax rusticola, Buteo buteo

3. minacciate (rare, vulnerabili, in pericolo) a livello nazionale: Capreolus caproelus italicus, Dendrocopus major e minor.

4. endemiche delle riserve biogenetiche

5. migratrici della riserva biogenetica

6. non indigene della riserva biogenetica.

29. Rassegna in ordine di priorità delle attività umane e dei loro effetti:

- favorevoli

- sfavorevoli sugli ecosistemi della riserva biogenetica (agricoltura, caccia, pesca, sfruttamento minerario, ricreazione divertimenti, etc.)

All’interno della Riserva Integrale non viene svolta alcuna attività

30. Tipi di utilizzazione dei territori adiacenti (industria, urbanizzazione, agricoltura, silvicoltura) e ripercussione sulla riserva biogenetica:

Le attività umane legate all’utilizzazione dei territori adiacenti sono la pastorizia allo stato brado dei terreni erbosi e la silvicoltura del patrimonio forestale, come specificato dal piano di assestamento approvato.

31. Elencazione dei principali programmi di ricerca e pubblicazioni

- terminati

- in corso

- da promuovere:

1) ricerca sul capriolo del Gargano quale specie endemica in via di estinzione

2) Il piano di assestamento forestale per il prossimo decennio 1986/1995.

32. Firma dell’autore della scheda:

ISPETTORE CAPO AGG.

ALDINI DR. FILIPPO